Storia di un primo incontro senza avvocato

La mediazione che non ci sarebbe mai stata - storia del primo incontro - è nato prima l'uovo o la gallina?

Questa volta mi trovo al primo incontro con parte istante un Curatore Fallimentare e parte convenuta un creditore del fallimento.

Il doveroso discorso introduttivo non può mancare essendo presente il creditore che dichiara di non conoscere la mediazione.

Terminato il discorso si presenta come di consueto il dilemma che più o meno inconsapevolmente il legislatore ha generato con l'introduzione del "primo incontro": procedo con la domanda "volete voi entrare in mediazione? Pronunciatevi ora o tacete per sempre..." oppure lascio che le parti inizino a portare il proprio conflitto sul tavolo lasciandolo lì in mezzo ad autogestirsi per sentire se è maturo il momento per valutare insieme il grande passo?

In questo caso quello che accade è un mix tra le due; le parti in una danza spontanea riescono a rispondere alla prima domanda mischiandola ai fatti e dando un assolo al mediatore affinché metta le proprie tecniche in campo e dopo qualche riflessione "il dado è tratto", le parti congiuntamente decidono di entrare in mediazione.

Prima che l'avvocato della parte convenuta (il creditore) me lo faccia notare, domando al Curatore Fallimentare (Avvocato) se fosse al corrente della necessità di farsi assistere da un legale che in quel momento non è presente, è così che l'Avvocato del creditore non tarda a comunicarmi con stupore che in un altro organismo dove era stata, la mediazione sarebbe già terminata sul nascere per questa mancanza; così ricordo, come sempre faccio, che la mediazione è nata prima del diritto e che prima di essere obbligatoria esisteva già e che le sue origini sono più remote di quanto si possa immaginare e infine che nella mediazione a decidere sono "le parti" e solo loro congiuntamente;

E' così che lo stupore lascia spazio alla curiosità e alla concretezza, con l'occhio rivolto al risultato che diventa quindi l'obiettivo primario delle parti e la norma, con tutta la giurisprudenza, devono riconquistare la sala d'aspetto in una sorta di caucus dove oltre alle parti, nel conflitto c'è anche la norma stessa e le sue interpretazioni.

E' così che inizia il lavoro del mediatore che finalmente, acquisita la giusta autorevolezza, può fare il proprio lavoro e dare l'opportunità alle parti di entrare in relazione per provare a trovare una soluzione, sicure che se ciò non avverrà non potranno non ritenere di avere esperito ogni tentativo per dirimere la controversia prima del giudizio.