Ogni individuo è unico e irripetibile e non può evitare di entrare in relazione con il prossimo.
Nella relazione si creano quindi opposte forze che possono essere generative o distruttive; in quest'ultimo caso può nascere il conflitto, conflitto che non è obbligatoriamente negativo ma può essere colto come un'opportunità di crescita.
Le motivazioni possono essere di diversa natura, da quelle più comuni legate a ragioni economiche, a quelle di convivenza, di natura sentimentale, ecc... La mediazione si pone come strumento di facilitazione per la riattivazione della relazione tra i configgenti. Il mediatore diventa così una persona terza, neutrale e di fiducia, che mette a disposizione la propria professionalità per riportare equilibrio nella relazione ponendo al centro le parti ed i loro rispettivi interessi e bisogni.
Dopo quasi un anno dal primo lockdown con molte attività che sono improvvisamente passate dalla "presenza" alla virtualità della rete, insieme a Stefano Pavletic parliamo di "mediare in tempo di crisi", verso una normalizzazione della mediazione online o in attesa di un ritorno alla mediazione "in presenza"? Appuntamento martedì 26 gennaio alle ore 15.30.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. — Be the change that you wish to see in the world.